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Counseling Day 2023


 
Si è svolto a Firenze lo scorso 18 gennaio un incontro che ha visto la partecipazione di varie associazioni di counseling finalizzato alla valutazione di un cammino comune da intraprendere presso l'European Association for Counseling (EAC). Per AssoCounseling erano presenti Lucia Fani e Tommaso Valleri; per AICo Danilo Toneguzzi; per FAIP Vincenzo Masini; per ANCoRe Paola Barletti; per Federazione PREPOS Emanuela Mazzoni; per REICo Erminia Giannella; per SICOOl Candida Mantini, Eugenio Bacchini, Maura Barontini e Lucia Vigiani; per NBCC Italia Lorenzo Barbagli; per CNCP Maria Cristina Frivoli.

Hanno presieduto e coordinato l'incontro Riccardo Zerbetto e Augusto Sabbatini (membro del direttivo EAC in rappresentanza della Svizzera), la cui collaborazione è stata molto preziosa per comprendere i meccanismi di funzionamento dell'associazione.

Le associazioni presenti si sono confrontate principalmente sui requisiti e gli standard richiesti dall'EAC per un eventuale adesione della rappresentanza italiana. Durante la riunione abbiamo preso come riferimento l'accreditation booklet (ultima versione disponibile: 10 marzo 2003) che richiede una formazione composta da:
  1. 450 ore di formazione (comprensiva di teoria e abilità di counseling)
  2. 50 ore di sviluppo personale
  3. 450 ore di pratica supervisionata
Il traning può avere una durata variabile compresa tra i 3 e i 6 anni. Come AssoCounseling abbiamo rilevato che già ora i nostri standard formativi soddisfano i primi due punti. Per quanto concerne il terzo punto - le 450 ore di pratica supervisionata - abbiamo ipotizzato che la stessa possa avvenire nei tre anni successivi con la seguente suddivisione:
  • 150 ore di tirocinio (già previsto dal nostro ordinamento, in quanto un tirocinio è di fatto una pratica supervisionata seppur non retribuita)
  • 300 ore di pratica supervisionata ovvero 100 ore l'anno circa di lavoro supervisionato
E' dunque ipotizzabile che, allo scadere della prima certificazione (3 anni dopo la prima iscrizione) del CCPC, il socio possa rientrare in tali standard. Ciò significherebbe non tanto avere una qualifica aggiuntiva (l'EAC rispetto a questo è molto chiara), quanto il poter dare evidenza che la propria formazione è in accordo con gli standard dell'EAC.

Successivamente l'EAC richiede: assicurazione professionale, aggiornamento permanente e supervisione. Tutti requisiti già previsti da AssoCounseling.

Per quanto concerne la rappresentanza, AssoCounseling ha proposto una linea che è stata accolta positivamente da tutti i partecipanti, ovvero quella di costituire nell'eventualità un comitato - raggruppante le associazioni che vi aderiranno - privo di una qualunque forma giuridica, con l'unico obiettivo di interfacciarsi con l'associazione europea. Era per noi questo un punto essenziale, nell'assoluta convinzione che una forma strutturata (federazione, associazione, etc.) non fosse rispondente alla logica del Legislatore che a più riprese ha parlato di associazioni che operano in 'regime di piena concorrenza e non di esclusività'. In sostanza il nostro timore è che, costituendo una forma associativa strutturata, potesse essere mossa l'accusa di aver fatto cartello.

Come abbiamo invece già avuto modo di scrivere riteniamo che vi siano degli obiettivi che, per la loro stessa natura e finalità, vanno al di là dell'appartenenza ad una singola associazione: welfare, fisco, previdenza, riconoscimento, etc. L'accordo con gli standard europei riteniamo rientri tra questi obiettivi.

Va tuttavia sottolineato che l'eventuale costituzione di un comitato avverrà non prima che la fase esplorativa e di confronto tra le varie associazioni sia terminata.

Sul finire della riunione abbiamo discusso anche della nomina di un portavoce. In questa fase iniziale abbiamo reputato opportuno incaricare Riccardo Zerbetto, che valuterà anche la percorribilità dell'operazione. Successivamente abbiamo accolto positivamente la proposta della nomina di Euganio Bacchini come portavoce dell'Italia in senso all'EAC. Eugenio, oltre ad essere un amico degno della nostra stima, è un profondo conoscitore delle realtà internazionali del counseling.

Al di là delle reciproche differenze, alcune delle quali sono emerse anche in maniera sostanziale durante l'incontro, va detto che l'incontro ha avuto senza dubbio il pregio di aver messo intorno ad un tavolo molti soggetti rappresentativi della nostra professione, e pertanto non possiamo che trarne un bilancio positivo.

Vi terremo costantemente aggiornati sui futuri sviluppi. Per i soci che lo desiderano l'accreditation booklet è pubblicato integralmente tra la documentazione professionale (sezione miscellanea).

titolo: Resoconto della riunione del 18 gennaio
autore/curatore: Lucia Fani, Tommaso Valleri
fonte: AssoCounseling
data di pubblicazione: 20/01/2010

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