Il sistema duale è sotto gli occhi di tutti. Tentare di arginare il fenomeno associazioni, facendo finta che non esiste, non ha senso. Così Giuseppe Lupoi, coordinatore del Colap, risponde alla proposta del Cup, accolta da Maria Grazia Siliquini, relatrice della riforma delle professioni alla Camera, di escludere le libere associazioni dal riordino del comparto professionale.
In parlamento si discute la riforma delle professioni. La proposta del Cup, accolta dalla relatrice Maria Grazia Siliquini, è di abbandonare il sistema duale. Cosa ne pensa? Il tentativo di ostacolare il sistema duale sinergico e abbandonare l´idea di un riconoscimento delle libere associazioni professionali non è cosa nuova. È portato avanti dalla potente lobby degli ordini che ha fatto naufragare tutte le proposte di riforma avanzate nelle ultime quattro legislature. Tentare di arginare il fenomeno associazioni, facendo finta che non esiste, non ha senso: il sistema duale è sotto i nostri occhi. I professionisti associativi esistono, lavorano e si muovono sul mercato da tempo. Sono legittimati e riconosciuti dalla collettività ed è proprio a tutela di quest´ultima che il Parlamento ha il dovere di regolamentarli, se non vuole venir meno a un suo preciso dovere. Noi porremo il tema in occasione della ormai prossima audizione dinnanzi alla II e X commissione della camera dei deputati.
Sempre la Siliquini è intenzionata a bloccare il riconoscimento delle associazioni previsto dalla direttiva qualifiche tramite la riforma delle professioni. Come combatterete questa battaglia? La battaglia l'abbiamo già vinta al Tar. I Consigli nazionali dei commercialisti, degli ingegneri, dei periti industriali, dei geologi, supportati dall´intero Cup, l´hanno intentata proponendo l´annullamento del decreto di recepimento della direttiva qualifiche, e sono stati sonoramente sconfitti. Tanto sonoramente che non hanno neppure fatto ricorso al Consiglio di stato! È davvero assurdo che, pur di difendere una posizione di potere forte, si voglia mettere il nostro paese nella condizione di non partecipare pienamente alle piattaforme comuni europee. Le piattaforme saranno istituite laddove almeno in uno degli stati membri quella professione sia regolamentata. Il Colap continuerà a difendere questo decreto, poiché rappresenta l´unico provvedimento che dà legittimazione ad un mondo professionale che esiste, produce e cresce.
Il riconoscimento al momento si sta giocando al Cnel. Che ne pensa del dibattito che si sta sviluppando? L'atteggiamento del Cnel nelle ultime settimane e la richiesta di reinvio della documentazione da parte delle associazioni ci ha lasciati un po' perplessi. Presidenti delle associazioni aderenti al colap si sono visti obbligati, chi per la terza, chi per la quarta, al reinvio della documentazione già regolarmente spedita al ministero in doppia copia. Il Cnel deve concentrarsi su quanto di sua competenza.
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