Un sistema evoluto di accreditamento e qualificazione delle associazioni professionali. Questo è l’obiettivo del protocollo firmato il 22 ottobre scorso tra CoLAP, CGIL, CISL, UIL, Adiconsum, Adoc, Federconsumatori. Le associazioni aderenti al CoLAP hanno scelto di delegare ad un Giurì composto dai soggetti sociali e di mercato la verifica della trasparenza e della qualità delle procedure di rilascio degli attestati di competenza ai professionisti iscritti.
E’ una grande innovazione per il sistema professionale (e non solo) italiano. Attraverso un processo di self regulation, tale accordo darà la possibilità ai soggetti che rappresentano il mercato dei professionisti associativi (per il momento sindacati e associazioni dei consumatori ma presto anche organizzazioni imprenditoriali ed artigiane) di avere un ruolo attivo nel controllo delle capacità e competenze della parte più avanzata ed innovativa dei servizi professionali del nostro Paese.
Un bollino blu di garanzia finalizzato a rendere trasparenti e non autoreferenziali le procedure con cui le associazioni qualificano ed attestano i propri professionisti. Nell’intesa è infatti previsto un Comitato d’Indirizzo e Sorveglianza (composto da personalità di indiscusso valore e rinnovato ogni 2 anni), un modello di valutazione condiviso da CoLAP e da tutti gli stakeholders di mercato e la presenza di regole quali l’assicurazione obbligatoria e l’intesa con almeno 3 associazioni dei consumatori in tema di contenziosi per tutelare, con modalità più rapide ed efficaci, i clienti dei professionisti associativi. Tutto ciò consentirà di raggiungere maggiori livelli di garanzie per i cittadini (clienti o imprese che siano) attraverso la piena attuazione dei principi comunitari di concorrenza e tutela dei consumatori che saranno i pilastri ai quali il Comitato farà riferimento nell’elaborazione del sistema di accreditamento associativo.
Un sistema di regole chiare a cui, peraltro, le associazioni potranno aderire soltanto se avranno le caratteristiche di tipo organizzativo e tecnicoscientifico indicate dall’art. 26 del D.lgs 206/07, la norma che istituisce il registro delle associazioni professionali che possono partecipare alla piattaforme comunitarie previste dalla Direttiva 35/06.
E dunque, un meccanismo di qualificazione, trasparenza e riconoscibilità socioeconomica fortemente voluto dal CoLAP e dagli altri soggetti sociali per garantire a cittadini e imprese la possibilità di selezionare le migliori associazioni ed i migliori professionisti. Ma soprattutto un significativo esempio di come si possano combattere asimmetrie informative e rendite di posizione nel mondo delle professioni e progettare un futuro di crescita ed innovazione del Paese basato su concorrenza, dinamicità e mercato anche in mancanza di un processo normativo di modernizzazione complessiva del sistema di regolamentazione.
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