All'appuntamento del 15 aprile con il ministro Angelino Alfano sono in tanti a voler partecipare, anche se non sono stati invitati (almeno per il momento). Il mondo delle associazioni è molto cambiato negli anni e sono cresciute nuove figure, molte delle quali non inquadrate all´interno degli ordini. E proprio questa nuova galassia ha fatto sentire la sua protesta per la mancata convocazione da parte del ministero della Giustizia.
Se infatti il mondo delle professioni classiche fa registrare due milioni d´iscritti e un milione di dipendenti addetti agli studi, quello dei liberi professionisti che non hanno un proprio ordine vanta un popolo di circa tre milioni di persone. Tributaristi, professionisti della sanità, giuristi d´impresa, amministtratori condominiali, archeologi, traduttori e interpreti sono solo alcune delle centinaia di figure che non risultano all´interno di un ordine. Inevitabile quindi la levata di scudi di chi da tempo vive nel limbo di una professionalità non riconosciuta malgrado anni di studi e una laurea conseguita. Da anni a chiedere attenzione per questi lavoratori è il Colap (Coordinamento delle libere associazioni professionali) ma complessivamente sono più di 50 le associazioni che hanno già dichiarato di avere interesse a partecipare ad un dibattito su un progetto di riforma delle professioni.
“Limitare la discussione solo a presidenti degli ordini professionali sarebbe come guardare al futuro con gli occhi del passato - avverte Angelo Deiana, presidente del comitato scientifico del Colap -. La realtà professionale in Italia è variegata e piena di nuove figure che vanno riconosciute e tutelate. Noi non chiediamo nuovi ordini ma un riconoscimento delle associazioni professionali come soggetti di garanzia degli iscritti nei confronti di terzi. E poi ci attendiamo un titolo che ci accrediti in Europa, considerato che attualmente noi non siamo riconosciuti all´interno dell´Unione Europea mentre i nostri colleghi comunitari possono venire ad aprire il loro studio in Italia. E gli stati generali convocati da Alfano sarebbero l´occasione giusta per fornire finalmente risposte concrete”.
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