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Da domani la Pubblica amministrazione non pagherà più i fornitori che abbiano presentato il conto delle loro prestazioni attraverso fatture cartacee. Scadono infatti i tre mesi di periodo di "transizione" da quando - il 6 giugno scorso - è entrato in vigore l'obbligo della fattura elettronica verso la Pubblica amministrazione. Uno primo step che coinvolge i ministeri, le agenzie fiscali e gli enti di previdenza a livello nazionale: 38 amministrazioni che dispiegano la loro presenza sul territorio attraverso 18mila uffici. La misura verrà poi estesa ai restanti enti nazionali e alle amministrazioni locali a partire dal 31 marzo 2015.
Nell'annunciare il provvedimento, l'Agenzia delle Entrate ricordava che a partire dai tre mesi successivi alle date di entrata in vigore dell'obbligo di fatturazione elettronica verso le Pa, queste "non potranno procedere al pagamento, neppure parziale, fino all’invio del documento in forma elettronica". Dal 6 giugno si arriva, appunto, al 6 settembre. La circolare interpretativa del Mef, sul punto, definiva questi tre mesi come "un periodo di transizione, durante il quale le pubbliche amministrazioni possono ancora accettare e pagare fatture emesse - entro il termine di decorrenza dell'obbligo (il 6 giugno, ndr) - in forma cartacea, mentre i fornitori, a partire dal suddetto termine di decorrenza dell'obbligo, non possono più emettere fatture in forma cartacea".
In sostanza, la norma è servita ad assorbire il ritardo fisiologico che accompagna lo stacco della fattura dal suo recapito all'amministrazione, generato semplicemente dalla consegna a mezzo posta. Motivo per cui è stata data facoltà alle amministrazioni di continuare a lavorare quelle fatture, fino ad arrivare al pagamento; ciò vale anche per le forniture il cui conto è stato staccato prima del 6 giugno e recapitato entro il 6 settembre, ma che non sono ancora state pagate. Non è necessario, in questo caso, rifare una fattura elettronica, ma si procede con il pagamento.
Quanto all'utilizzo dello strumento, che secondo le stime del Politecnico di Milano raccolte dal Sole24Ore coinvolge dai 7,5 ai 10 milioni di fatture l'anno, i report dell'Agenzia delle Entrate mostrano per l'intero mese di luglio il ricevimento di 197mila fatture, in netta crescita rispetto alle 43mila arrivate dal 6 al 30 giugno. La variazione assoluta è importante (+78% circa, con calendario differente), anche se il numero totale resta sotto le attese complessive: il periodo estivo e il fatto che molti abbiano anticipato la fatturazione per riuscire a produrre il documento cartaceo possono avere influito. Nel tempo, è aumentata anche la precisione di chi invia la fattura: a giugno ne sono state scartate per vizi di forma oltre 17mila, quasi il 40%, mentre a luglio ci si è fermati al 26,5% (oltre 52mila fatture).
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titolo: Fornitori Pa, stop ai pagamenti delle fatture cartacee
autore/curatore: Raffaele Ricciardi
fonte: La Repubblica
data di pubblicazione: 05/09/2014
tags: fatturazione elettronica, fatture, pagamenti pa, fornitori, imprese pa
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