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Counseling Day 2023


 
Il CIPRA, dopo sei anni di vita e due consigliature, ha fatto una svolta decidendo di essere pronto ad attivarsi a livello politico professionale, decidendo che ormai ha e può avere voce in capitolo all'interno di alcuni forum di discussione su aspetti che riguardano le professioni della relazione d'aiuto, decidendo di agire quindi in modo coerente al proprio Manifesto (http://www.cipraweb.it/cms/chi-siamo/manifesto), documento di cui andiamo orgogliosi, dopo le lontane e lunghe giornate di animati dibattiti del Comitato promotore, nel 2013, quando l'associazione era ancora un progetto, se non un sogno.

In che ambito il Cipra comincerà la sua attività politico professionale?

Il CIPRA farà parte del tavolo UNI per la normazione della figura professionale del counselor e vediamo questo coinvolgimento, questo atto di presenza, come un'azione in perfetta linea con ogni punto del nostro Manifesto.

Nella riunione di martedì 30 giugno, a seguito dell'assemblea annuale dove si era già ampiamente parlato di questa tematica, abbiamo ribadito e confermato che cultura e politica, con ampio respiro, sono fortemente connesse, anzi, forse inscindibili.

La scelta di distinguere fra le due, non aveva l'intento di separare né l'obiettivo di mantenere binari paralleli; questa scelta era dettata dalla convinzione di voler conoscerci meglio, di dover rodarci e crescere, era dettata dal desiderio di voler approfondire le tematiche a noi più a cuore, per costruire un "Noi" fatto da premesse, da idee, da posizioni, interessi e passioni, che piano piano diventassero sempre più condivisi, mantenendo sempre con cura le differenze.

Siamo così diventati un movimento con sostanza, che ha preso corpo e gode di una certa credibilità, un gruppo che cura le relazioni e non solo lavora sugli altri, un gruppo che ha un certo bagaglio e che, nella sua natura, sembra essere l'unico in Italia: raggruppa le diverse professioni della relazione d'aiuto in posizione inclusiva, valorizzando le differenze e la base condivisa.

In virtù di tutto il lavoro fatto e del rodaggio dei primi anni, la nostra seconda consigliatura ha organizzato una serie di convegni, giornate seminariali e serate di grande spessore, sempre con quel pizzico di arte e follia:
  • novembre 2017 - Convegno Nazionale a Bergamo su "Le diverse professioni nella relazione d'aiuto. Vissuti a confronto"
  • primavera 2018 - Serate culturali di presentazione di Riviste professionali e scientifiche di vari settori e delle principali professioni / orientamenti, consentendo ai direttori di dialogare, gettando le basi per una potenziale rete.
  • novembre 2018 - Convegno Internazionale a Milano, "La Legge Basaglia compie quarant'anni. Una follia italiana", in collaborazione con l'Università degli Studi Milano-Bicocca, in formato interdipartimentale inedito (psichiatria, psicologia e scienze della formazione), con la partecipazione di molti servizi e colleghi di tante professioni della relazione d'aiuto e di personaggi storici che hanno reso vivo il processo verso la legge di un periodo dove cultura e politica professionale erano inscindibili.
  • marzo 2019 - Convegno Nazionale a Brescia, in collaborazione con l'Ordine degli Assistenti sociali e con Co.Me.Te. Bergamo-Brescia: "Equipe interdisciplinari. Un ponte possibile fra i diversi ambiti e settori d'intervento", avviando il dialogo fra il settore pubblico, quello privato e il provato sociale (cosiddetto "terzo settore").
  • ottobre 2019 - Convegno Nazionale a Parma, in collaborazione con l'AUSL di Parma: "Discipline: confini e libertà. Interdisciplinarietà e reti professionali nella relazione d'aiuto".
Tutte iniziative connesse fra loro che, in una prospettiva evolutiva, elaborano le stesse tematiche da vari punti di vista, contemplando la complessità.

Alcune pubblicazioni del CIPRA, perlopiù pubblicazioni figlie delle nostre iniziative, volumi scritti a più mani quasi interamente dai soci del CIPRA:
  • Volume monografico: "Movimento Umanistico e Relazione d'Aiuto: verso una sensibilità collettiva", in m@gm@- Rivista Internazionale di Scienze Umane e Sociali, 2017, volume 15, n. 2. ISSN 1721-9809. www.analisiqualitativa.com/magma/1502/index.htm
  • Edelstein C., a cura di (2018), Le diverse professioni nella relazione di aiuto. Un movimento emergente, Roma: Aracne. www.aracneeditrice.it /aracnewe-b/index.php/pubblicazione.html?item=9788825519020
  • "La legge 180. Le diverse anime del movimento anti-istituzionale: un bilancio", in Psicoterapia e Scienze Umane, 2019, volume 53, n. 1, pp. 13-22. ISSN 0394-2864, eISSN 1972-5043. www.francoangeli.it/riviste/SchedaRivista.aspx?IDArticolo=63463&Tipo=Articolo%20PDF&lingua=it&idRivista=34
  • Volume monografico: "Istituzionalizzazione / deistituzionalizzazione: sguardi reciproci sulla legge 180 in Europa e nel mondo", in m@gm@ - Rivista Internazionale di Scienze Umane e Sociali, 2019, volume 17, n. 2. ISSN 1721-9809. www.analisiqualitativa.com/magma/1702/1702.pdf

Perché iniziare dalla presenza al tavolo UNI sul counselor? Siamo favorevoli a una posizione inclusiva, in una società che non può che arricchirsi dalla presenza di un ventaglio di professioni nella relazione d'aiuto, enfatizzando la cultura del benessere, superando pregiudizi ancora radicati attorno a chi si rivolge a un professionista con una richiesta di aiuto, consentendo al cittadino, sempre più consapevole, un'ampia scelta sulla modalità con cui desidera affrontare tematiche personali e relazionali.

Siamo convinti che la figura del counselor e il dibattito che accompagna il suo inserimento in Italia abbia già sensibilizzato una grossa fetta della popolazione rispetto alle tematiche sopra elencate, anche se la strada ancora è da tracciare; siamo altrettanto certi che questo professionista rappresenti una fonte di invio (soprattutto agli psicologi e agli psicoterapeuti).

Siamo del parere che la presenza dei counselor nei servizi potrebbe non solo convivere con lo psicologo, ma incrementare posti di lavoro (conosciamo anche non poche esperienze in tal senso).

Vorremmo allinearci con i Paesi che seguono questa politica, che credono nel regime associazionistico e nel sistema accreditatorio.

Per arrivare a questo punto, bisogna conoscere chi è il counselor, cosa fa il counselor poiché - sicuramente in Italia - regna molta confusione.

Sosteniamo quindi la normativa su questa professione perché ci sembra indispensabile vivere con maggior chiarezza rispetto al profilo e ai confini da tracciare.

Infine, ci sembra che il counseling sia una delle attività professionali non regolamentate più attaccate (se non quella in assoluto) da parte degli Ordini degli psicologi e, credendo nel dialogo e nella convivenza, faremo tutto il possibile per avviare processi dialogici.

Il tavolo UNI riprenderà la propria attività nell'autunno e ci auguriamo un lavoro proficuo.

A breve vi manderemo la programmazione autunnale, che riprende le serate previste per la primavera scorsa e rimandate per via della pandemia. Le serate si terranno online (su piattaforma ZOOM).

Tema: "L'utilizzo improprio del potere dettato dal ruolo nella relazione d'aiuto".

Vi anticipiamo le date:

25 settembre - ambito della salute mentale
9 ottobre - ambito psicosociale, minori e famiglie
23 ottobre - ambito psicosanitario ed educativo, comunità e disabilità
6 novembre - ambito sociosanitario ed educativo, istituzioni e anziani

Verranno richiesti crediti formativi per assistenti sociali, per counselor (AssoCounseling), per mediatori familiari (AIMS), per Consulenti familiari (AICCeF).

A presto!


titolo: Il CIPRA partecipa al tavolo UNI per la normazione del counselor
autore/curatore: Cecilia Edelstein
fonte: CIPRA
data di pubblicazione: 06/07/2020
tags: CIPRA, UNI, norma tecnica, counseling

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